Cari Colleghi,
Inauguriamo la versione web della nostra rivista, Il Radiologo, con uno speciale dedicato alla pandemia in atto, che raccoglie tutte le informazioni ed i documenti prodotti dalle nostre associazioni e dal sindacato, nella speranza di offrirvi un qualcosa di utile nell’attività lavorativa ed anche a testimonianza del pensiero costantemente rivolto al quotidiano oltre che al futuro dei nostri associati
Le pagine dello speciale presentano le soluzioni proposte e l’esperienza dei colleghi che, prima degli altri, sono stati costretti ad affrontare una situazione imprevista, sconvolgente e che ha raggiunto toni drammatici in alcune zone del nostro Paese, costringendo molti di noi a grossi sacrifici a rischio della incolumità personale e dei propri cari.
Se la SIRM ed il SNR sono stati tempestivi nel produrre linee guida e distribuire suggerimenti tramite web e mail per supportarci in tempo reale, non altrettanto efficiente e rapida, purtroppo, è stata la risposta da parte delle amministrazioni nel fornire in numeri e tempi adeguati i dispositivi di protezione individuale, ancora insufficienti per gran parte del personale sanitario coinvolto.
Si aggiunga a questo il tentativo di sciacallaggio di alcuni studi legali che hanno pubblicizzato i loro servigi invitando i cittadini a denunciare presunte infezioni ospedaliere, tentativo per fortuna biasimato dall’Ordine degli Avvocati.
Consentitemi ancora una riflessione su quei poco accorti colleghi, pochi per fortuna, che sui social invocano il ricorso alla teleradiologia, pretendendo di lasciare esclusivamente ai TSRM il “privilegio” di affrontare di persona il Covid-19, ed a chi pubblicizza sistemi di presunta intelligenza artificiale per lo screening con TC, in grado di individuare in “soli” 30 minuti – non venti secondi, perchè le immagini e le valutazioni debbono partire, arrivare, tornare ed essere validate – quelle stesse alterazioni polmonari che un medico radiologo diagnostica e referta in meno di un minuto.
Ritengo doveroso, in questo frangente, ricordare anche il sacrificio e l’abnegazione dei TSRM e degli infermieri che quotidianamente condividono le stesse nostre difficoltà, chiamati ad affrontare a questo temibile nemico.
Infine, un grazie sentito a tutti coloro che hanno partecipato a questo numero, in particolare ai colleghi in prima linea che hanno comunque voluto trovare il tempo per inviarci il loro contributo sia per Il Radiologo che per i siti web istituzionali.