Lettera del Presidente dell’AIMN

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Orazio Schillaci

Gentili Colleghi,

in questo momento il Popolo Italiano sta vivendo uno dei momenti più difficili della propria storia
recente. Grande il cordoglio per i lutti di questi giorni. A tutti gli operatori sanitari che stanno
gestendo in prima persona l’emergenza COVID-19 va la nostra ammirazione per l’abnegazione
ed il grande senso di responsabilità.
Anche la comunità medico nucleare italiana è chiamata a dare alla Sanità del nostro Paese il
proprio contributo, ispirandosi ad una ineludibile flessibilità operativa che non ha precedenti. Il
ruolo strategico acquisito negli anni specie in campo oncologico ci vede quotidianamente
impegnati, ed i tumori, purtroppo, non si fermano in corso di pandemia. Le indicazioni derivanti
dai recenti decreti governativi ci spingono ad operare scelte difficili. Spesso siamo chiamati a
riflettere sul concetto di esame differibile, che in tempi ordinari è quello che può essere
effettuato entro i trenta giorni senza pregiudizio della salute per il paziente ma, in tempi di
emergenza nazionale, non può conoscere standardizzazione assoluta, ed inevitabilmente va
valutato dai singoli responsabili in funzione del quadro clinico ed ambientale e delle disposizioni
della propria Direzione Sanitaria che tengono conto delle prescrizioni delle unità di crisi regionali
e nazionale. Sono tempi di rinunce, restrizioni ed assunzione di responsabilità.
Il quadro cambia rapidamente e ci auguriamo che al più presto si possa tornare alla normalità.
Non possiamo prevederne i tempi, nel frattempo abbiamo il dovere di riflettere e decidere
tempestivamente su quanto dobbiamo realizzare nell’ambito delle nostre attività associative,
riprogrammando, se necessario, quanto previsto nel breve periodo. Di tutto ciò avrete notizie al
più presto.
Ribadendo la nostra vicinanza a tutti gli operatori impegnati nella lotta contro il coronavirus,
manifestando la disponibilità dell’AIMN ad operare come sempre con il massimo impegno e con
l’auspicio che tutto quello che stiamo vivendo possa diventare un lontano ricordo, Vi abbracciamo
fraternamente.

Orazio Schillaci

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