Cari Colleghi,
dai primi giorni di gennaio del presente anno, rivesto il ruolo di Presidente della FIdeSMAR.
Ciò mi riempie di grande orgoglio e sono grato ai Membri del CD della Federazione che hanno ritenuto di votarmi assegnandomi questo impegnativo ruolo.
Ho personalmente vissuto la costituzione della Federazione e penso di esser stato uno dei più convinti promotori tanto che, essendo io stesso al tempo Presidente della SIRM, ho organizzato la riunione costitutiva con la relativa fondazione a L’Aquila.
Sono stato inoltre membro del CD della Federazione nel primo biennio con Presidente l’Amico Rotondo.
La pariteticità di ruolo fra i membri della Federazione è stata per me elemento essenziale nella sua
costituzione essendo garanzia di rappresentanza di tutte le componenti, indipendentemente dalsingolo peso in termini di iscritti.
Ogni Società Scientifica che partecipa come membro della Federazione ha stesso peso e stesso ruolo e ciò evita inutili supremazie che impedirebbero una condivisa ed unanime partecipazione.
Ho sempre pensato che una Federazione fra le Società Scientifiche dell’Area Radiologica fosse necessaria per consentire un continuo scambio di opinioni ed esperienze nonché un coordinamento per attività congiunta su temi di interesse comune.
Una Federazione così numerosa in termini di partecipanti, così qualificata sul piano scientifico-culturale e composta da specifiche competenze che assolvono un ruolo, ciascuna nel primo settore, così definitivo ed essenziale nell’ambito dell’attività assistenziale, può avere una posizione centrale nel panorama medico italiano.
Si tratta di iniziare un percorso che porti a che tutte le Discipline dell’area radiologica prendano coscienza che una posizione unitaria su specifici temi comuni può dare maggiore forza a tutti e quindi consenta più facilmente il raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Molti sono i temi di comune interesse quali i rapporti con Fisici e TSRM, la gestione delle apparecchiature ibride, il ruolo del medico specialista nelle discipline come responsabile delle apparecchiature, la contrazione delle apicalità in tutte le discipline, il reclutamento del personale e la necessaria coordinazione con le scuole di specializzazione, insieme a molte altre problematiche ben note e conosciute.
Accanto a ciò si stanno delineando nuovi temi sempre più di attualità e con i quali ci troveremo
inevitabilmente a confrontarci.
Fra tutti l’incalzante ed invadente ingresso dell’intelligenza artificiale in tutte le sue declinazioni che, se da una parte offre vantaggi operativi, culturali e logistici, dall’altra espone il medico a tutta una serie di problematiche che allo stato attuale possono solo essere ipotizzate e neanche ben definite. Si pensi alle ricadute etiche, alle responsabilità professionali che potrebbero essere condivise con sistemi informatici esperti e che non sono attualmente previsti dagli ordinamenti giuridici, alla gestione dei “big-data” ed alla loro condivisione in sistemi aperti e dimensionati alla costituzione di giganteschi archivi, alla gestione di robot umanoidi da inserire nell’ambito dei dipartimenti e nell’attività delle varie Unità Operative.
Tutto ciò non può essere affrontato in maniera frammentata, senza un’unica visione sia sul piano culturale che operativo. Regole condivise e modi di approcciare le nuove realtà devono nascere da un’unica fonte, un sito non solo fisico, ove le idee e le problematiche comuni vengano affrontate, analizzate e risolte in documenti condivisi.
Sono fortemente motivato nell’impegnarmi in un’attività volta al miglior funzionamento della Federazione che vedo come organo di coordinazione e raccolta delle istanze provenienti dalle singole Società Scientifiche.