16 LUG - Una visita oncologica? Non può durare più di 20 minuti. Un'ecografia ostetrica o ginecologica? Altrettanto. Mezz'ora, invece, è concessa per una gastroscopia, 35 minuti se occorre fare anche la "biopsia di una o più sedi di esofago, stomaco o duodeno". Sono solo alcuni esempi tratti da uno dei Tempari delle prestazioni specialistiche ambulatoriali che alcune Regioni hanno imposto per decreto, senza consultare i rappresentanti dei medici.
Dura la reazione della Fnomceo, che in sede di Consiglio nazionale ha approvato ieri a Siena all'unanimità una Mozione per ribadire "che il rapporto numero di prestazioni / unità di tempo, proprio dell’industria manifatturiera, non è applicabile alla Medicina", denunciare il pericolo per la salute dei pazienti e lo svilimento della relazione di cura e chiedere "il ritiro delle disposizioni sui tempari nelle Regioni nelle quali sono stati approvati senza la consultazione della Professione".
"Non voglio neppure pensare di non poter prolungare un'ecografia morfologica sino a che non ho la piena certezza che il feto sia sano, o di non potermi prendere tutto il tempo necessario per comunicare una diagnosi infausta, solo per rimanere nell'ambito della mia esperienza di radiologo - ha affermato il Presidente della Fnomceo, Roberta Chersevani -. Il nostro Codice Deontologico ribadisce a chiare lettere che anche il tempo di comunicazione è tempo di cura. Vogliamo un Codice fuorilegge? Una relazione di cura o a ore oppure clandestina? Vogliamo lesinare la quantità di cura erogata ai nostri pazienti, misurandola col cronometro? La Fnomceo non può accettarlo".
Aperti i lavori del Consiglio Direttivo SIRM
Monsummano Terme, 6 luglio 2017
Sono iniziati i lavori del Consiglio Direttivo SIRM
FNOMCEO: sì alle linee guida per le pratiche radiologiche
Le linee guida per le procedure standardizzate in radiologia sono un elemento di garanzia per la sicurezza del paziente e per gli operatori.
La Fnomceo si costituirà ad opponendum nel Ricorso intentato, presso il Tar del Lazio, dalla Federazione Nazionale dei Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica contro leLinee Guida del ministero della Salute “per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate”.
Lo ha annunciato oggi il Comitato Centrale, riunito a Roma, con la nota seguente.
“Il ricorso della Federazione Nazionale dei Collegi Professionali dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica avverso le Linee Guida emanate dal ministero della Salute, pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale n.261 del 9 novembre 2015, può minare la sicurezza e la qualità delle prestazioni in ambito radiologico.
Questa Federazione sottolinea con forza come la responsabilità della gestione del percorso diagnostico-terapeutico sia in capo al medico-radiologo, a partire dal consenso informato, passando dalla sicurezza delle procedure, fino alle decisioni diagnostico-terapeutiche.
Chiediamo al ministero della Salute una immediata presa di posizione a difesa di un proprio decreto, fortemente voluto per garantire qualità e sicurezza.
La Fnomceo, nell’annunciare il proprio intervento ad opponendum in sede di contenzioso amministrativo, mantiene comunque una posizione di apertura nei confronti delle professioni sanitarie, in una logica di collaborazione e di autonomia, nel rispetto delle competenze e con l’obiettivo di garantire qualità, sicurezza e tracciabilità, per la tutela della salute”.
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Comunicato del 5 febbraio 2016
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47° Congresso SIRM: Napoli, Mostra d'Oltremare, 15-18 settembre 2016
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È nata la Federazione delle Società Mediche di Area Radiologica
Venerdì 15 aprile, alle 18,30 è nata a L'Aquila la Federazione Italiana delle Società Mediche di Area Radiologica. Con oltre quindicimila soci la Federazione si propone come la più grande associazione di disciplina d'Europa. L'atto di costituzione è stato firmato dal Prof. Carlo Masciocchi, Presidente della Società Italiana di Radiologia Medica (SIRM), dal Prof. Carlo Giacinto Corvò, Presidente della Società Italiana di Radiobiologia (AIRB), dal Dott. Elvio Grazioso Russi, Presidente dell'Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia (AIRO), dal Prof. Onelio Geatti, Presidente dell'Associazione Italiana di Medicina Nucleare (AIMN) e dal Dott. Alberto Beltramello, Presidente dell'Associazione Italiana di Neuroradiologia
Pratiche radiologiche: no alle linee guida delle regioni
Desta sconcerto, ma non molta sorpresa, la lettera del Presidente della Regione Emilia Romagna che chiede al Ministro della Salute il ritiro delle “linee guida per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate”. Sconcerto non solo perché è in atto un procedimento legale, in cui la regione Veneto ha chiesto di unirsi ai Collegi dei TSRM (Tecnici Sanitari di Radiologia Medica) contravvenendo al suo ruolo istituzionale di terzietà su questioni professionali, ma anche perché rappresenta una indebita invasione di prerogative ad oggi riconosciute alla comunità scientifica, di cui le Regioni non fanno ancora parte, e proprie della autonomia responsabile dei professionisti.
Le affermazioni del Presidente Bonaccini, a nome anche della Conferenza delle Regioni di cui è Presidente, sono non solo in disprezzo delle leggi vigenti, nazionali ed europee, di cui le linee guida sono pedissequa applicazione, ma anche in contraddizione palese delle regole che le stesse regioni si sono date. In prima linea l'Emilia Romagna, le cui normative attuali sono tali e quali alle linee guida, anche per l'uso della teleradiologia, per la assenza di rigidità organizzative o di limitazioni del ruolo delle professioni.
Siamo di fronte all'ennesima conferma dello Stato di confusione in cui versa il SSN. L'ennesimo attacco ai medici a sostegno di una politica di task shifting, di cui la Regione Emilia Romagna intende assumere la guida, come molti segnali indicano. A fronte di Regioni che avocano a sé la stesura di linee guida per le attività professionali, di altre che inventano Facoltà di Medicina al di fuori, e contro, ogni logica programmatoria, di altre ancora che si credono Stato e si attribuiscono il potere di modificare direttive europee, emerge l'assenza di un progetto di governance nazionale della sanità che i medici, nell'interesse della salute dei cittadini, da tempo stanno chiedendo a gran voce, a cui il Governo si sottrae.
Per intanto, i Medici, a partire dai Radiologi, hanno un motivo in più per lo SCIOPERO NAZIONALE DEL 17 e 18 Marzo.
La medicina fra storia e storie
Un caldo pomeriggio di luglio ha fatto da cornice alla presentazione del nuovo libro di Adelfio Elio Cardinale, vice Presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, già Presidente SIRM e vice Ministro della Salute.